Pagine

martedì 16 dicembre 2014

Compiti vacanze seconda impresa

Nel mese di giugno 2014 si sono svolte le seguenti operazioni:

  1. La nostra ditta anticipa in contanti 122 euro (iva compresa) al vettore Express per una consegna di cellulari al cliente Rossi
  2. Emessa fattura n°21 al cliente Rossi per la vendita di 44 cellulari a euro 480 + Iva 22% l’uno. (Consegna FMV – PF; sconto del 5%). Nella fattura viene richiesto il rimborso delle spese di trasporto (di euro 122).
  3. Rossi paga la precedente fattura n° 21 con assegno bancario
  4. Versato in banca l’assegno di Rossi
  5. Emessa fattura n°22 al cliente Rossi per la vendita di 3 cellulari a euro 390 + Iva 22% l’uno. Sono addebitate spese di trasporto a forfait per euro 50. (Consegna: FMV)
  6. Rossi paga la precedente fattura n° 22 al ricevimento della merce con cambiale
  7. Ricevuta fattura n°51 dal fornitore Giorgi per l’acquisto di 32 cellulari a euro 370 + Iva 22% (consegna FMV – PF). La fattura comprende imballaggi a perdere per euro 150,00
  8. Pagata la precedente fattura n° 51 di Giorgi con un pagherò
  9. Emessa fattura n° 23 al cliente Rossi per la vendita di 10 cellulari a euro 250 l’uno + Iva 22%. Sconto del 10%+10%.
  10. Ricevuto pagamento da Rossi (fattura n°23) per metà con assegno bancario e per l’altra metà con bonifico bancario.
  11. Ricevuta fattura di Verdi n° 91 per l’acquisto di merci per euro 2500 + Iva 22%.
  12. Pagata fattura n°91 a Verdi con assegno bancario.
  13. Emessa fattura n°24 al cliente Rossi per la vendita di 14 cellulari a euro 480 + Iva 22% l’uno. Interessi per dilazioni di pagamento al tasso del 5% per 45 giorni.

Compiti vacanze Natale Quarta Impresa 2014

Calcolare ed effettuare le scritture in P.D. relative al TFR sapendo che:
  • salari e stipendi dell’esercizio 380.000 euro
  • debiti per TFR 94.700 euro
  • inflazione dell’anno 1,5%
  1. Si è stipulato, presso la banca BNL, un mutuo di 250.000 euro al tasso del 6% annuo. Le rate annuali posticipate sono pagabili semestralmente il 1/4 il 1/10 ogni anno.
  2. Sono state vendute, nel mese di dicembre, al cliente Bianchi, merci per un valore di euro 22.000 (Iva 22%) per le quali, a fine anno, non si è ancora emessa la relativa fattura.
  3. In magazzino sono presenti merci per un valore di euro 11.000 (Iva 22%) per le quali non si è ancora ricevuta la fattura dal fornitore Verdi. Si tenga conto del fatto che la relativa fattura non è ancora pervenuta al 15 di gennaio.
  4. La nostra ditta ha affittato un immobile alla ditta Bianchi. Il contratto prevede di ricevere un canone di affitto posticipato annuo di 4600 euro pagabile semestralmente a partire dall’1/9 di ogni anno.
Redigere le scritture di assestamento al 31/12/2013 tenendo conto dei seguenti conti:
  • crediti v/clienti 140.000 euro
  • crediti insoluti 12.000 euro
  • cambiali attive 20.000 euro
  1. I crediti v/clienti contengono un importo di euro 15.000 sicuramente inesigibile. I crediti insoluti contengono un credito di euro 2.000 verso il cliente Rossi che si ritiene di non potere riscuotere al 30%. In generale, da dati passati, riteniamo di dover svalutare l’ammontare dei crediti ritenuti esigibili del 3%.
  2. In magazzino sono presenti merci per un valore di euro 10.000 (Iva 22%) per le quali non si è ancora ricevuta la fattura dal fornitore Verdi. Si tenga conto del fatto che la relativa fattura non è ancora pervenuta al 15 di gennaio.
  3. Sono state vendute, nel mese di dicembre, al cliente Bianchi, merci per un valore di euro 25.000 (Iva 10%) per le quali, a fine anno, non si è ancora emessa la relativa fattura.
  4. Si è stipulato, presso la banca BNL, un mutuo di 280.000 euro al tasso del 4% annuo. Le rate annuali posticipate sono pagabili semestralmente il 1/2 il 1/8 ogni anno.
  5. Il 14 maggio 2013 si è preso in affitto un capannone dalla ditta Verdi e si è convenuto di pagare ogni anno 5400 euro posticipati.

lunedì 15 dicembre 2014

Fotocopia consegnata il 16 dicembre 2014


Compiti di economia aziendale per il giorno 16 dicembre 2014

Pagina 386 n. 9 - svolgere il terzo esercizio sostituendo l'ultima frase così: pagabili in via posticipata l'1/8 di ogni anno.
Pagina 386 n. 10 - svolgere l'esercizio con data 15/12 sostituendo l'ultima frase così: sono pagati annualmente in via posticipata.

venerdì 12 dicembre 2014

Il problema del TFR in busta paga

Consiglio la lettura di questo articolo de "Il Sole 24 Ore" sul TFR.

Come si versa l'imposta sostitutiva sul TFR

Entro martedì 16 dicembre 2014 deve essere effettuato da parte del datore di lavoro il versamento dell’acconto 2014 dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del fondo TFR maturato al 31.12.2014 nel caso in cui il TFR sia mantenuto in azienda. 
Nel caso del TFR mantenuto in azienda, come previsto dall'art. 2120 del codice civile, il fondo TFR è annualmente incrementato della quota capitale e della quota di rivalutazione. In particolare, la quota capitale è data dalla sommatoria delle retribuzioni lorde erogate nell’anno e divisa per 13,5. Essa è soggetta a tassazione separata al momento della corresponsione del TFR o all'atto di erogazione di eventuali anticipazioni. La quota derivante dalla rivalutazione, invece, è calcolata applicando al fondo TFR esistente al 31.12 dell’anno precedente il tasso risultante dalla somma della quota fissa (1,5%) e del 75% dell’indice di rivalutazione ISTAT per le famiglie di operai e impiegati rispetto al mese di dicembre dell'anno di riferimento. L'imposta sostitutiva sulla rivalutazione della quota finanziaria di Tfr va versata in due rate: entro il 16 dicembre l'acconto nella misura del 90% dell'imposta (pagata per il 2013 nel caso di utilizzo del metodo storico, o che si presume di pagare per il 2014 nel caso di metodo previsionale); entro il 16 febbraio dell'anno successivo il saldo detraendo quanto già versato a titolo di acconto.

martedì 9 dicembre 2014

Il TFR

E' la somma che spetta a tutti i lavoratori subordinati che abbiano cessato un rapporto di lavoro per una qualunque causa. E' disciplinato dall'art. 2120 del Codice Civile, e si calcola sommando, per ogni anno, una quota pari alla retribuzione annuale diviso per 13,5 alla quale va aggiunta la rivalutazione dell'importo accantonato l'anno precedente.

Dopo almeno 8 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro è possibile chiedere un'anticipazione fino al 70% del TFR maturato alla data della richiesta. La domanda deve essere giustificata da uno dei seguenti motivi:
  1. spese sanitarie di carattere straordinario;
  2. acquisto della prima casa di abitazione (per il richiedente o per i figli);
  3. spese da sostenere durante i congedi per maternità o per formazione.
L'anticipazione può essere ottenuta una sola volta nel corso del rapporto di lavoro.
In generale il TFR viene pagato al momento della cessazione del rapporto di lavoro dal datore di lavoro. 
In caso di insolvenza di quest'ultimo, e in seguito all'apertura di una procedura concorsuale o esecuzione individuale, il trattamento di fine rapporto viene erogato ai lavoratori dal FONDO DI GARANZIA (L.29 maggio 1982 n. 297) gestito dall'Inps.

Alcune precisazioni:
1) Il trattamento di fine rapporto è una quota di stipendio pari al 6,9% della retribuzione lorda, che viene accantonata ogni anno dai lavoratori per garantirsi una liquidazione o per costruirsi una pensione  integrativa privata, in aggiunta a quella pubblica.

2) I soldi accantonati per la liquidazione vengono rivalutati ogni anno di una quota fissa dell'1,5%, più   75% del tasso di inflazione. Esempio: se l'aumento dei prezzi è del 2%, il Tfr maturato cresce in valore del 3% (1,5% fisso, più un altro 1,5% che corrisponde appunto ai tre quarti dell'inflazione). Se il Trattamento di fine rapporto viene destinato alla previdenza integrativa, la rivalutazione dipende invece dal rendimento del fondo pensionistico scelto. 

3) Quando viene riscattato sotto forma di liquidazione, il trattamento di fine rapporto viene tassato con un meccanismo un po' complicato, che tiene conto dell'aliquota media applicata sullo stipendio del lavoratore negli ultimi 5 anni (in molti casi il prelievo è del 23%).

4) Se il lavoratore aderisce alla previdenza integrativa, i soldi del Tfr vengono versati direttamente dall'azienda al fondo pensione. Se invece il lavoratore mantiene la liquidazione nelle forme tradizionali, gli accantonamenti oggi vanno all'Inps, ma solo se l'impresa ha più di 50 addetti. Nelle piccole aziende con un organico fino a 49 dipendenti, i soldi restano nelle casse della stessa impresa. 

5) I flussi del Tfr accantonati ogni anno dai lavoratori italiani valgono nel complesso 27 miliardi di euro. Circa 10 miliardi restano nelle casse delle imprese, oltre 5 miliardi finiscono ai fondi pensione, mentre 12 miliardi vengono dirottati all'Inps (è il caso degli impiegati pubblici e dei dipendenti del settore privato assunti da aziende con più di 50 addetti). 

6) Partendo dal presupposto che comunque si tratta di soldi già del lavoratore (sono solo accantonati), l'anticipo di una parte del Tfr sulla busta paga provocherà di sicuro un aumento di stipendio per milioni di lavoratori, anche se non bisogna aspettarsi grandi cifre. Per chi guadagna 1.500 euro netti al mese, ad esempio, il riscatto del 50% del trattamento di fine rapporto annuo dovrebbe comportare un incremento dell'assegno di 40-50 euro mensili. 

7) Chi sceglie di incassare subito il Tfr deve essere consapevole che avrà una liquidazione o una pensione integrativa più bassa a fine carriera. Abbiamo calcolato gli effetti per un lavoratore che guadagna 1.500 euro netti al mese e si fa liquidare per 36 mesi sullo stipendio metà del trattamento di fine rapporto. Nell'ipotesi che vada in pensione tra 30 anni, lo stesso lavoratore perderà 6mila euro di liquidazione e 35-40 euro al mese di pensione integrativa. 

8) Saranno invece applicabili dal 1° gennaio 2015 le nuove aliquote in materia di: a) tassazione delle Casse di previdenza (l'aliquota passerà dal 20 al 26%); b) imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr (dall'11 al 17%); c) tassazione dei capitali percepiti dai beneficiari di polizze sulla vita.

(FONTI: sito web INPS; Panorama)

mercoledì 3 dicembre 2014

La Partita doppia: un percorso per tablet e LIM

Ecco il link al file che utilizzeremo nell'esercitazione di oggi:
link al file della LIM

Troverete, sempre in questo post, il file .pdf completato in classe.

giovedì 27 novembre 2014

Classe seconda impresa: gli allievi lavorano...

Pubblico i lavori di due allieve della classe Seconda Operatore Amministrativo Segretariale:

Kristina:


Elisa:


lunedì 24 novembre 2014

Preparazione alla verifica

Esercizio di preparazione alla verifica: link

Nel mese di settembre si svolgono le seguenti operazioni:

9/9 Ricevuta fattura n° 187 dal fornitore Rossi per l’acquisto di merci per euro 4500 (IVA 22%). La fattura comprende spese di trasporto a forfait per euro 100,00. Consegna FMV.

10/9 Saldata la fattura n° 187 con assegno bancario

11/9 Ricevuta fattura n° 188 dal fornitore Rossi per l’acquisto di merci per euro 6500 + Iva 22%. Nel contratto si prevedono interessi per dilazioni per 60 gg al 5%.

12/9 Ricevuta fattura n° 172 dal fornitore Bianchi per l’acquisto di merci per euro 9000 + Iva 22%.

13/9 Ricevuta nota di accredito con regolarizzazione Iva n° 172 dal fornitore Bianchi per un nostro reso di euro 350 relativo alla merce presente nella fattura n°172.

16/9 Pagato un acconto di euro 700 + Iva 22% al fornitore Verdi per una fornitura di merci. Si riceve fattura n°123.

22/9 Ricevuta fattura n° 125 da Verdi per l’acquisto di merci per euro 5600 + Iva 22%. Dall’importo il venditore detrae l’anticipo versato il16/9.

24/9 Ricevuta merce per conto del fornitore Bianchi a mezzo vettore Express, che ci consegna fattura n° 670 di euro 120 + Iva 22% con le spese di trasporto.

25/9 Ricevuta fattura n° 174 con clausola FMV dal fornitore Bianchi di euro 8000 + Iva 22%. In fattura sono compresi anche rimborsi per spese di trasporto anticipate per nostro conto dal fornitore al vettore (vedi fattura 670 di Express).

28/9 Anticipati 145 euro in contanti al vettore Express per conto del fornitore Giorgi, che invia fattura n° 191 con clausola FMC per euro 4300 + Iva 22%.

30/9 Pagata fattura n° 191 a Giorgi con Bonifico Bancario. Dall’importo complessivo del debito si detrae la somma anticipata.

mercoledì 15 ottobre 2014

Esercizio sui beni strumentali n°2

Parte 1:
Il giorno 1/1/2014 la ditta Rossi acquista dalla ditta Verdi un'attrezzatura al costo di euro 32.000 + Iva ordinaria ricevendo fattura n. 123. 
Il giorno 03/01/2014 riceve la fattura n. 134 dalla ditta Verdi per un intervento di collaudo dell'attrezzatura di euro 1.200 + Iva.
1.1 Rilevare in P.D. la fattura n. 12
1.2 Rilevare in P.D. la fattura n. 13

Parte 2:
Il giorno 31/12/2014 la ditta Rossi provvede all'ammortamento del bene strumentale in 5 anni, rilevando la prima quota di ammortamento e redigendo il relativo piano di ammortamento.
2.1 Rilevare la scrittura contabile dell’ammortamento al 31/12
2.2 Presentare il piano di ammortamento.

Parte 3:
Alla fine del terzo anno la ditta Rossi decide di vendere il bene per sostituirlo con uno nuovo più efficiente. Per questa ragione effettua una permuta, vendendo la vecchia attrezzatura per euro 3500 + Iva ordinaria ed acquistando quella nuova a euro 9000 + Iva ordinaria dalla ditta Bianchi.
3.1 Presentare le scritture contabili relative alla permuta del bene strumentale.

Parte 4: 
In relazione al nuovo bene acquistato, si riceve dalla ditta Bianchi fattura n. 34 di euro 510,00 + Iva per una riparazione dell'attrezzatura.
4.1 Rilevare in P.D. la fattura n. 34.

lunedì 13 ottobre 2014

Esercitazione sui beni strumentali

Parte 1:

Il giorno 1/1/2014 la ditta Rossi acquista dalla ditta Verdi un impianto al costo di euro 27.000 + Iva ordinaria ricevendo fattura n. 12.
Il giorno 03/01/2014 riceve la fattura n. 13 dalla ditta Verdi per un intervento migliorativo dell'impianto di euro 1.000 + Iva.
1.1 Rilevare in P.D. la fattura n. 12
1.2 Rilevare in P.D. la fattura n. 13

Parte 2:

Il giorno 31/12/2014 la ditta Rossi provvede all'ammortamento del bene strumentale in 4 anni, rilevando la prima quota di ammortamento e redigendo il relativo piano di ammortamento.
2.1 Rilevare la scrittura contabile dell’ammortamento al 31/12
2.2 Presentare il piano di ammortamento.

Parte 3:

Alla fine del terzo anno la ditta Rossi decide di vendere l'impianto per sostituirlo con uno nuovo più efficiente. Per questa ragione effettua una permuta, vendendo il vecchio impianto per euro 7.500 + Iva ordinaria ed acquistando quello nuovo a euro 32.000 + Iva ordinaria dalla ditta Bianchi.
3.1 Presentare le scritture contabili relative alla permuta del bene strumentale.

Parte 4:
In relazione al nuovo bene acquistato, si riceve dalla ditta Bianchi fattura n. 34 di euro 550,00 + Iva per una riparazione dell'attrezzatura.
4.1 Rilevare in P.D. la fattura n. 34


Domande:
  1. Cosa sono e come sono trattati, dal punto di vista contabile, i costi accessori di acquisto di un bene strumentale?
  2. Nel caso di acquisto di un bene strumentale come si può tenere conto contabilmente della perdita di valore nel tempo del bene stesso? Perchè un bene strumentale perde valore?
  3. Cosa significa effettuare la permuta di un bene strumentale e in cosa consiste dal punto di vista contabile?
  4. In cosa consistono le manutenzioni straordinarie e ordinarie? Qual è la differenza tra queste due tipologie di costi?
Link al file PDF

Esercitazione scritture elementari


Nel mese di ottobre 2014 si sono svolte le seguenti operazioni:
  • Esistenza iniziale computer: 120
  • Esistenza iniziale in cassa: 2500 euro
  • Saldo iniziale in banca a nostro credito: 15.300

  1. Emessa fattura n°1 al cliente Rossi per la vendita di 35 computer a euro 480 + Iva 22% l’uno. (Consegna FMV; sconto del 5%). Nella fattura viene richiesto il rimborso delle spese di trasporto anticipate di euro 100).
  2. Acquistati valori bollati per euro 150 in contanti.
  3. Emessa fattura n°2 al cliente Rossi per la vendita di 8 computer a euro 510 + Iva 22% l’uno. Sono addebitate spese di trasporto a forfait per euro 120. (Consegna: FMV)
  4. Rossi paga la precedente fattura n° 2 al ricevimento della merce con bonifico bancario.
  5. Ricevuta fattura n°1 dal fornitore Giorgi per l’acquisto di 30 computer a euro 490 + Iva 22% (consegna FMV – PF). La fattura comprende imballaggi a perdere per euro 90,00
  6. Pagata la precedente fattura n° 1 di Giorgi con assegno bancario
  7. Emessa fattura n° 3 al cliente Rossi per la vendita di 18 computer a euro 680 l’uno + Iva 22%. Sconto del 10%.
  8. Ricevuto pagamento da Rossi (fattura n°3) con assegno bancario per metà del totale fattura.
  9. Ricevuta fattura di Verdi n° 1 per l’acquisto di 50 computer a euro 350 + Iva 22%. 
  10. Versato in conto corrente l’assegno di Rossi.
  11. Pagata fattura n°1 a Verdi con assegno bancario. 

Domande da scaricare

Link al file PDF 

Link ai file Prima Nota da scaricare

mercoledì 8 ottobre 2014

Domande sulle scritture elementari

Esercitazione per la classe seconda impresa.
File da scaricare sul proprio Ipad: riassunto contabilità elementari
Collegatevi al modulo presente al seguente link e rispondete alle domande sulle scritture contabili.

domenica 5 ottobre 2014

I beni strumentali

Sono i beni che vengono impiegati nel processo produttivo direttamente dall'impresa. I beni strumentali si dividono in beni strumentali per destinazione o per natura.
Sono beni strumentali per destinazione quelle immobilizzazioni materiali utilizzate esclusivamente nell'esercizio dell'impresa. Tali beni sono usati direttamente dall'imprenditore nel processo produttivo. 
I beni strumentali per natura, invece, sono quelle immobilizzazioni materiali che non sono suscettibili di diversa utilizzazione senza una radicale trasformazione.

Ecco i file sui beni strumentali utilizzati in classe.


File da utilizzare sulla LIM

File PDF da scaricare sul tablet


Nuovi file sui beni strumentali: cessione di un bene strumentale.

File per la LIM

File PDF da scaricare

mercoledì 6 agosto 2014

L'OIC e i principi contabili


L’Organismo italiano di contabilità ha pubblicato in questi giorni la nuova versione di 19 principi contabili, aggiornati per tenere conto dell’evoluzione che si è prodotta nella normativa e nella prassi contabile nazionale e internazionale in questi ultimi anni. I nuovi standard si applicheranno a partire dai bilanci relativi all’esercizio 2014. I principi contabili sono regole tecnico-ragioneristiche che individuano i fatti da registrare ed i criteri di valutazione ed esposizione dei valori contabili nel bilancio d'esercizio. Le norme presenti nel Codice Civile fissano regole di carattere generale, mentre i principi contabili provvedono ad interpretarne il contenuto affinchè il bilancio possa rappresentare la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica di un’impresa in modo chiaro, veritiero e corretto.

venerdì 1 agosto 2014

La fatturazione delle operazioni: un percorso per LIM e tablet - 1


Prima puntata sulla fatturazione delle operazioni. Ecco il link al file .pdf della lezione da scaricare sul tablet e da inserire o in Ibooks per leggerlo oppure in Notability per prendere appunti.



lunedì 23 giugno 2014

Pubblicata la foto della Terza impresa su Banca Flash

La foto della classe Terza Operatore Amministrativo Segratariale è stata pubblicata sul periodico di informazione della Banca di Piacenza Banca Flash.

Prima... vera educazione ferroviaria. La vittoria della classe quinta



venerdì 20 giugno 2014

Compiti Vacanze Seconda Impresa

I compiti sono presenti al seguente link: compiti

Correzioni:
  1. Ricevuto pagamento da Rossi (fattura n°23) per metà con assegno bancario e per l’altra metà con bonifico bancario.
  2. Pagata fattura n°91 a Verdi con assegno bancario.

Buone vacanze

domenica 27 aprile 2014

Un sito da cui prendere spunti per la propria tesina d'esame

Il sito Matematicamente contiene una sezione relativa alle tesine d'esame (non necessariamente legate alla matematica).

sabato 26 aprile 2014

Spunti per una tesina sul bilancio di una società sportiva (calcio)

La tesina deve mettere in luce il fatto che negli attuali scenari competitivi una società di calcio deve essere gestita con una logica analoga a quella delle imprese industriali e utilizzando strumenti manageriali, il cui impiego diventa indispensabile per il raggiungimento di un adeguato equilibrio economico e finanziario.
Si può partire da questo documento (in modo particolare per l'introduzione) per poi continuare presentando il bilancio di una squadra.
Esempi:
Milan (non c'è ancora il bilancio 2013)
Sampdoria

Un esempio di tesina d'esame (per la classe quinta) che ha come filo conduttore il mondo del calcio l'ho trovata sul sito matematicamente.



mercoledì 26 marzo 2014

martedì 18 marzo 2014

Spunti per una tesina su EXPO 2015

La tesina ha per oggetto un evento planetario per quantità di visitatori: l’Esposizione Universale che si terrà a Milano nel 2015 e il cui tema sarà “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”.



1) Dal punto di vista storico la tesina può prendere avvio dall'analisi del periodo durante il quale sono stati organizzati i primi eventi: la seconda metà dell'Ottocento. Tra le Esposizioni più famose ricordiamo quella di Parigi del 1889, nel corso della quale fu inaugurata la Torre Eiffel, da allora simbolo indiscusso della capitale francese. Era l'inizio del periodo conosciuto come "Belle Epoque".


2) Dal punto di vista economico le Esposizioni sono sempre state un'ottima occasione di crescita per le aziende del paese organizzatore. Per questo motivo la tesina può continuare con la trattazione dello sviluppo economico in generale nonchè delle opportunità offerte dall'Expo di Milano alle imprese italiane e, in particolare, a quelle lombarde. Si può trattare anche del sistema agroalimentare, un settore importante per l'economia italiana.

3) Per quanto riguarda l'economia aziendale, Expo 2015 S.p.A. è una società pubblica - partecipata, per il 40%, dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, per il 20% ciascuno da Regione Lombardia e dal Comune di Milano, e per il 10% ciascuna dalla Provincia di Milano e dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Milano – istituita con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 ottobre 2008, e successive modifiche ed integrazioni, con lo scopo della realizzazione, organizzazione e gestione dell’evento “Expo Milano 2015”. Il suo bilancio può essere analizzato.

4) Per concludere con un argomento attinente al tema della nutrizione, è possibile descrivere l'importanza dell'alimentazione  e di come possa incidere a livello della salute e della forma fisica delle persone. 




giovedì 13 marzo 2014

Spunti per una tesina sulla sicurezza sul luogo di lavoro - L'ufficio

La legge italiana tutela la salute e la sicurezza del lavoratore in qualsiasi luogo e impone al datore di lavoro di rispettare tutte le norme previste dalla legge.
Alcuni lavori, come quelli che si svolgono in ufficio, sono meno rischiosi di altri, ma comunque nascondono dei pericoli che, col tempo, possono danneggiare la salute fisica e mentale del lavoratore.
Ad esempio, chi usa sempre il computer può subire un danno agli occhi, ai muscoli o alle ossa della schiena. Questo tipo di lavoro può anche portare con il tempo problemi di salute legati all'affaticamento fisico o mentale.
Per evitare questi danni, la legge impone alcune regole: ad esempio, lo schermo del computer non deve emettere radiazioni pericolose e la postazione di lavoro deve essere comoda. Inoltre, il lavoratore deve sottoporsi a periodiche visite mediche di controllo, a spese del datore di lavoro.
Per la tesina è possibile fare riferimento ai seguenti materiali:
Sicurezza sul luogo di lavoro
Sicurezza e salute in ufficio 
Presentazione in pdf


sabato 1 marzo 2014

Spunto per una tesina d'esame sul lavoro: fenomenologia del ragionier Fantozzi

Il titolo potrebbe essere:

Il lavoro negli anni della crisi e il ragionier Ugo Fantozzi: un’esagerazione o la dura realtà? 

Il cortometraggio “L’uscita dalle officine Lumière”, che risale agli inizi dell’Ottocento, può essere definito come il primo esempio di utilizzo del cinema per rappresentare il mondo del lavoro. Questo rapporto tra la settima arte e la realtà lavorativa è continuato negli anni attraverso le pellicole più diverse, capaci di delineare a volte in modo ironico, a volte drammatico le problematiche e i cambiamenti della società.
Il rapporto tra cinema e mondo del lavoro, in questo caso quello impiegatizio, non può avere più degno rappresentante di Ugo Fantozzi, personaggio ideato e portato sul grande schermo da Paolo Villaggio. Nelle vicende irreali e tragicomiche dell’impacciato ragioniere, zimbello dei dirigenti e dei colleghi, c’è una satira che diventa però anche penetrante analisi delle dinamiche lavorative: l’uscita dal lavoro, i rapporti adulatori con i vertici, l’odiato cineforum e le tremende gite aziendali.
A ben guardare bisogna dire che Fantozzi non è soltanto un mito comico, una figura proverbiale della risata. La saga di Fantozzi è una rappresentazione del lavoratore moderno che si situa nel clima pesante dell’Italia degli anni settanta, quando già il benessere cominciava a perdere colpi, ma che è ancora oggi (forse oggi più che mai) attuale. L’idea di Villaggio era quella di creare un personaggio esagerato nei suoi tratti negativi e di utilizzarlo per rivelare la meschinità dell’umanità egoista e prepotente che lo circondava.
Fantozzi raccoglie in sé tutti i difetti reali di una vasta fetta della società, quella impiegatizia. E non si tratta solo di una maschera ridicola, senza volto, ma di una icona impietosa ed esatta del reale, vera proprio perchè esageratamente caricaturale.
Nel lontano 1961, Umberto Eco – famoso semiologo e romanziere – scrisse un saggio che stupì gli accademici dell’epoca: Fenomenologia di Mike Bongiorno. Partendo dall’analisi sociologica, Eco indicava il perchè del successo di un personaggio televisivo che si caratterizzava già allora per la sua aurea mediocritas, intesa come capacità di rappresentare nitidamente la società dei mass media, dove il nascente ruolo della televisione cominciava a dare dignità alla mediocrità. Oggi, quella che allora appariva solo una provocazione è diventata la tragica realtà. Allo stesso modo potremmo utilizzare la figura dello sfortunato ragioniere per abbozzare una Fenomenologia di Ugo Fantozzi, che ritorna oggi, come nel 1975, a rappresentare tragicamente l’impiegato “modello” di un’Italia in crisi, schiacciato dalla crescente insicurezza del posto di lavoro, dalle pretese di efficienza indefinita dei suoi superiori (oggi i manager) e dalla paura del licenziamento.

Esercitazione sulla costruzione di uno SP e di un CE

Il candidato rediga, con dati opportunamente scelti e motivati, lo Stato Patrimoniale e il Conto economico sintetici al 31/12/n della ABC S.p.A., esercente attività industriale, tenendo conto di quanto segue:
  1. Patrimonio netto € 2.100.000
  2. ROE 8%
  3. Leverage 1,8
  4. ROI 8,5%
  5. ROS 6%
I dati eventualmente mancanti possono essere scelti opportunamente (magari spiegando il perchè).
Per esercizio, utilizzare lo schema sintetico dello Stato Patrimoniale civilistico e poi provare a convertirlo in quello riclassificato. All'esame potrebbero indicare quale schema utilizzare.
Una volta presentati gli schemi di bilancio, provare a calcolare gli indici principali e a dare un giudizio sullo stato dell'azienda.



venerdì 28 febbraio 2014

Ipotesi di una tesina su Papa Francesco e i suoi insegnamenti economici

Per una tesina sugli insegnamenti economici di Papa Francesco consiglio di fare riferimento al blog Appunti di Economia.
L'esortazione apostolica Evangelii Gaudium rappresenta un nuovo importante contributo alla dottrina sociale della Chiesa. Vi troviamo, soprattutto nel capitolo quarto, alcune intuizioni importanti per il cammino futuro come ad esempio i quattro principi fondamentali che dovrebbero guidare l’azione sociale verso il bene comune (Il tempo è superiore allo spazio, l’unità deve prevalere sul conflitto, la realtà è superiore all’idea, il tutto è superiore alla parte).

Tesina sulle varie tipologie di fondi presenti nel passivo patrimoniale

Esaminiamo i fondi passivi che possono essere presenti nel piano dei conti di un’impresa.
I cosiddetti fondi passivi si possono raggruppare in distinte categorie, in base alla loro differente natura:
  • fondi di rettifica dell’attivo;
  • fondi aventi natura di debiti;
  • fondi per costi e perdite presunte future;
Nella tesina si devono analizzare distintamente le varie categorie sottolineandone le caratteristiche ed elencando i principali fondi presenti in ognuna.
In particolare si dovranno trattare i fondi di ammortamento, i fondi per rischi e oneri, i fondi svalutazione crediti e rischi su crediti. (per queste tipologie si può utilizzare anche il libro di testo)
Materiali da consultare:
1) I fondi del passivo patrimoniale
2) I fondi

Tesina sul concetto di imprenditore

Per la tesina si possono utilizzare i seguenti materiali:
1) Wikipedia
2) Il concetto di imprenditore
3) L'imprenditore
4) Art. 2082 del Codice Civile

Tesina sul bilancio d'esercizio: indicazioni

Per una tesina sul bilancio d'esercizio consiglio la consultazione dei seguenti materiali:
1) Wikipedia
2) Manuale per la redazione del bilancio
3) Schemi in .ppt
4) Principi di redazione
5) Altri schemi in .ppt


Materiale per una tesina sugli assestamenti

Per una tesina sulle scritture di assestamento si possono consultare i seguenti materiali:
Scritture di assestamento: alcune diapositive
Diapositive in ppt

mercoledì 26 febbraio 2014

Esercitazione classe quinta


Nella realtà economica in cui operano le imprese, all'interno di un sempre più diffuso ampliamento dei mercati dovuto alla globalizzazione, la gestione strategica assume una fondamentale importanza.
Dopo aver individuato le strategie necessarie al rilancio della competitività di una impresa che sta perdendo quote di mercato, presentare lo Stato Patrimoniale sintetico riclassificato di una società per azioni conoscendo i seguenti dati:
- patrimonio netto € 5.200.000;
- ROE 4%;
- indice di rigidità degli impieghi 55%;
- leverage 1,8
- debiti a breve termine 22% delle fonti
 Eventuali altri dati utili per completare lo schema possono essere inseriti a scelta del candidato dopo un'opportuna spiegazione.
Per informazioni riferirsi al file .ppt presente a questo link.
 

STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO



Li


Pb


Ld


Pc


Dm

Ct


Ab



C.S.





Ris.





Rn

I


Cp


Ci


Ft



Secondo esercizio

Le imprese operano su mercati che si caratterizzano per dinamicità e globalizzazione.
Esaminare le opportunità offerte dai mercati alle imprese industriali sottolineando in quale modo esse determinano cambiamenti strutturali, organizzativi e di approccio al mercato nelle imprese stesse.
Successivamente redigere lo Stato patrimoniale e il Conto economico sintetici, al 31/12/n, della Alfa spa, impresa che svolge attività industriale, considerando i seguenti vincoli:

– capitale sociale formato da 100.000 azioni di valore nominale unitario 10 euro; 
– ROE 10%; 
– ROI 11,50%; 
– leverage 2.

Analisi del bilancio di alcune società

Ho raccolto alcuni articoli finanziari relativi ai dati di bilancio di società italiane. Possono servire per la presentazione di casi aziendali nell'ambito di tesine sull'analisi per indici per la classe quinta o sul bilancio d'esercizio per la quarta.
Esempi:
La Doria
L'Espresso

martedì 25 febbraio 2014

Sicurezza ed educazione ferroviaria: ricerca dei materiali

I materiali sotto elencati possono essre consultati per trarre spunti ed idee per lo svolgimento delle attività relative al concorso sulla sicurezza e l'educazione ferroviaria.
I temi oggetto del bando rientrino nelle seguenti categorie:
  • espressioni artistico-creative (Video, spot, filmati promozionali, sceneggiature, opere artistiche, pagine WEB, ecc...)
  • Materiali informativi e formativi (CD/DVD Rom, manifesti, opuscoli, story board, gadgets, ecc.
  • Progetti tecnici, su supporti cartacei e/o informatici.


Da un articolo dell' Eco di Bergamo

I numeri degli atti vandalici in treno: il costo per la collettività
  • 2 atti vandalici significativi, in media, al giorno; picchi di 5/6 atti vandalici nei weekend, che fermano almeno un treno al giorno;
  • oltre 8.000 ore di fermo treno per poter togliere graffiti, cambiare sedili, sostituire tende e altri interventi; 
  • oltre 12.000 martelletti frangi vetri rubati (24.000 euro); 36.000 sedili tagliati, macchiati, resi inagibili (per rivestire i quali occorrono 54.000 metri quadrati di nuova stoffa); 
  • 5.000 ore di lavoro per sostituire i sedili danneggiati; 
  • 3.500 sedili distrutti (costo di recupero pari a 700.000 euro); 
  • circa 60.000 tendine rotte e aggiustate; 
  • 250 estintori rubati o scaricati (20.000 euro); 
  • circa 1.700 vetri rotti (costi per la sostituzione 1.300.000 euro); 
  • oltre 4.600.000 euro per la gestione del fermo treno finalizzato alla sostituzione di circa 1/3 dei finestrini di 600 convogli (costo recupero treno + costo fermo convoglio); 
  • 100.000 metri quadrati di graffiti rimossi sia internamente che esternamente ai convogli, per un costo pari a 1.000.000 di euro.



Dal sito  http://www.questotrentino.it/articolo/7960/il_vandalismo_ferroviario.htm
"Gli atti di vandalismo, oltre ad avere inevitabili costi economici (che gravano sulle società ferroviarie), possono quindi portare con sé costi psicologici poiché, essendo rivolti verso strutture di pubblico transito, compromettono e/o riducono la sicurezza di viaggiatori e personale viaggiante, e finanche umani. La diffusione e i costi del vandalismo ferroviario suggeriscono la necessità di valutare in modo attento efficaci politiche volte a prevenire e contrastare ciascuna delle differenti tipologie di manifestazione che lo caratterizzano. Soffermarsi infatti solo sulle condotte più vistose, come i graffiti o il vandalismo delle tifoserie calcistiche in trasferta, distoglie l’attenzione da altre azioni, più sporadiche ma particolarmente gravi per le possibili implicazioni".
 Regole e consigli per la sicurezza del viaggiatore (Ferrovie Italiane)

Una proposta in Svizzera


Una ricerca delle Ferrovie dello Stato del 2005




lunedì 24 febbraio 2014

Spunto per una tesina d'esame: la crisi del '29 e il confronto con quella che stiamo vivendo oggi

Uno degli argomenti più interessanti da trattare in una tesina d'esame è quello che riguarda la recessione che colpì gli Stati Uniti e l'Europa negli anni Trenta del Novecento e che ebbe il suo inizio con i crolli della Borsa di New York nell'ottobre del 1929. 

Questa crisi, detta anche Grande Depressione, ebbe effetti devastanti per le economie dei paesi industrializzati con un calo generalizzato della domanda e della produzione. Nella tesina, dopo aver inquadrato dal punto di vista storico gli eventi che hanno caratterizzato la Grande Depressione, si può passare ad un confronto con la crisi economica che stiamo vivendo oggi in Italia. Per quanto riguarda un discorso più attinente all'economia aziendale, è possibile fare riferimento al bilancio di una ipotetica azienda colpita dalla crisi, indicando le voci che più caratterizzano la presenza di una situazione di difficoltà dal punto di vista economico.

Materiali:

sabato 22 febbraio 2014

Ipotesi di tesina sugli aspetti economici dei Social Network

Uno studio sul mondo del social networking e, in particolare, su Facebook e Twitter può diventare un ottimo spunto per una tesina di economia aziendale.
Nel lavoro di ricerca è possibile analizzare i rapporti tra informatica ed economia (analisi dei risultati economici delle due società, la quotazione in borsa...) e il problema sociale dell'alienazione dell'individuo indotta da un utilizzo distorto dei mezzi informatici che hanno modificato il sistema delle relazioni sociali nel mondo globalizzato. 
Materiali:

Ipotesi di tesina sul Bilancio Sociale

Per chi volesse affrontare il tema del bilancio sociale nella tesina consiglio di consultare il sito bilanciosociale, che presenta una serie di documenti molto interessanti sull'argomento.

domenica 16 febbraio 2014

Ipotesi di tesina: le strategie

Dal punto di vista economico, la strategia è da intendersi come un piano di azioni concepite e disegnate per raggiungere un particolare obiettivo.

Nel suo significato originale, strategia è un termine militare usato per descrivere l’arte del generale nel posizionare e manovrare le proprie forze militari al fine di abbattere il nemico. Carl von Clausewitz, militare prussiano, teorico di arte di guerra dell’Ottocento, descrive la strategia militare come il mestiere del saper combattere attraverso lo sviluppo di una politica capace di raggiungere gli obiettivi prefissati.

Di simile approccio è Edward Mead Earle, specialista in strategia militare e relazioni internazionali, che nella prima parte del Novecento, nel libro Makers of Modern Strategy: Military Thought from Machiavelli to Hitler (1943), accomuna nel processo strategico la parte militare con quella politica come l’arte di controllare e utilizzare risorse al fine di assicurare e perseguire gli interessi di un paese. Da sempre nel mondo del business si fa riferimento al concetto militare quando si parla di una strategia. Si pensa a un piano per controllare e utilizzare persone, mezzi e risorse finanziare, con l’obiettivo di assicurare i vitali interessi di business.

Il primo ad articolare il concetto di “corporate strategy” è stato Kenneth Andrews; nel suo classico The concept of Corporate strategy del 1971 definisce la strategia in una cornice nella quale occorre specificare la parte forte e la parte debole interna a una organizzazione integrandole con le opportunità e le minacce dell’ambiente esterno.

Più tardi, Bruce Henderson, fondatore della società di management Boston Consulting, unì il concetto di strategia con quello di vantaggio competitivo attraverso il quale un’organizzazione deve creare una posizione di vantaggio nei confronti del suo rivale al fine di creare un valore aggiunto per il cliente. Due business non possono vendere la stessa cosa l’uno di fronte all’altro. Uno dei due sparisce se non crea una differenziazione.

Della stessa idea è Michael Porter, guru del management moderno, che sostiene, già negli anni Ottanta, che una strategia competitiva significa “essere differenti”. Le differenze tra te e il tuo concorrente sono le basi del tuo vantaggio competitivo. Un supermercato non diventa di successo facendo le stesse cose del suo rivale, bensì differenziandosi attraverso la semplice pulizia dei locali, la freschezza dei prodotti, il prezzo e il livello del servizio offerto. Una linea aerea si differenzia dal suo rivale dal costo, dal servizio a terra e in aereo, dalla puntualità, dalla facilita dell’acquisto del biglietto, dai servizi aeroportuali, dalla cortesia del personale e dalla qualità degli aeromobili.Un concessionario che vende le stesse auto del suo rivale nella stessa città o territorio, si differenzia dal servizio che offre al cliente, dalla prontezza di risposta, dalla professionalità dei venditori e nel rendere facile e conveniente l’acquisto.

Una Strategia, mette quindi insieme pensiero, piano e azioni, o meglio, tattica. La strategia aiuta a capire che cosa fai, che cosa vuoi essere e, la cosa più importante, come pianificare per arrivare a raggiungere lo scopo prefissato. La strategia identifica gli obiettivi e la direzione che i singoli manager e in genere tutti gli impiegati devono avere per poter definire il loro lavoro e avere successo personale e a livello di organizzazione.
Un’organizzazione che non ha una strategia va da una direzione a un’altra seguendo le differenti opportunità del “day by day”, ma senza mai raggiungere grandi risultati.

Campi d'applicazione del concetto di strategia

Nella teoria dei giochi un "giocatore", inteso come generico agente in una competizione tesa al raggiungimento di uno scopo, può trovare una strategia ottima (cioè che conduce alla vittoria o comunque al miglior risultato possibile) solamente se conosce tutte le regole del gioco e tutto lo stato del gioco, come negli scacchi (o nello scopone scientifico, se bara e vede le carte degli altri).

Nel campo militare, del marketing, economico (direzione di aziende, OPA e scalate di borsa) e nella diplomazia questo non si verifica quasi mai: non solo, ma a volte le stesse regole del gioco possono non essere interamente note o addirittura cambiare durante la competizione. Per questo in situazioni simili si preferisce scartare strategie promettenti ma rischiose e scegliere invece strategie anche non ottime ma "robuste", cioè che puntino sì alla vittoria ma che permettano anche di limitare i danni nel caso peggiore, ovvero che permettano di cavarsela "non troppo male" nella maggior parte dei casi.
  1. strategia militare
  2. strategia della tensione
  3. strategia d'impresa
  4. strategia di marketing
  5. strategia di design
  6. gestione strategica
  7. strategia nella teoria dei giochi
  8. strategia economica
  9. strategia terapeutica nella terapia strategica (psicologia, psichiatria)
Fonte: Wikipedia

Ipotesi di tesina: Taylorismo e motivazione del personale

Nell'ultima parte dell'ottocento si sviluppò in Europa un movimento culturale e filosofico: il Positivismo, che teorizzava il progresso scientifico e tecnologico e la scienza come unico autentico strumento di conoscenza e l'abolizione di ogni ipotesi metafisica, secondo quanto teorizzato dal filosofo francese Auguste Comte, che può essere considerato, con la sua opera fondamentale "Il corso di filosofia positiva " tra i massimi esponenti di tale corrente di pensiero.
In questo periodo si ebbero importanti scoperte scientifiche che, applicate nei vari campi tecnologici, trasformarono radicalmente il modo di vivere della gente, segnando il definitivo tramonto della società ottocentesca e la nascita della moderna società di massa.

Il parallelo sviluppo della seconda rivoluzione industriale dette un potente impulso all'industria siderurgica, chimica, determinando la nascita e lo sviluppo di importanti settori: meccanico, automobilistico, chimico, farmaceutico ecc.

Tra le scoperte più significative: il telegrafo, il motore a scoppio, l'illuminazione elettrica e nel campo farmacologico l'aspirina e la penicillina; le scienze operarono un grosso salto di qualità, come la medicina che attraverso nuove scoperte ed applicazioni divenne una vera scienza e riuscì a sconfiggere la malattia ritenute fino ad allora inguaribile, cioè la tubercolosi.

Importanti studi furono condotti dall'antropologo inglese C. Darwin, che sostenne la tesi dell'evoluzionismo e la teoria della selezione naturale della razza secondo tali teorie l'uomo sarebbe il prodotto finale di una lunga e complessa evoluzione (l'uomo deriverebbe dalle scimmie); inoltre secondo Darwin in natura ogni specie tende a migliorarsi, per cui i più sani e forti sopravvivono, mentre i più deboli e malati soccombono e tutto ciò con indubbi benefici per la stirpe stessa.

Altre scienze, che in questo periodo si svilupparono furono la psicologia e la sociologia; quest’ultima è quella scienza che studia in modo scientifico e statistico i vari comportamenti umani nell'ambito della società e che trovò proprio in Comte il suo iniziatore ed il suo effettivo teorico in Weber; la fiducia nella scienza e nel progresso tecnologico è la caratteristica principale del Positivismo; si riteneva di poter spiegare tutto con l'aiuto della scienza, eliminando tutto ciò che riguardasse la religione e che, comunque, non fosse dimostrabile con criteri scientifici.

In Francia tale movimento ebbe i suoi più illustri esponenti in E.Zola, G.Flaubert, G.De Maupassant: questi scrittori si proponevano di analizzare in modo scientificamente rigoroso ed impersonale la società del loro tempo, con tutti i grossi problemi umani e sociali, causati dalla seconda rivoluzione industriale (sfruttamento del proletariato, miseria della periferia parigina, alcolismo, prostituzione ecc,). In particolare Zola creò il romanzo sperimentale, che si proponeva di fotografare in modo distaccato ed impassibile, con l'occhio del freddo chirurgo il degrado sociale ed umano di Parigi, i problemi di una metropoli per tanti aspetti invivibile e disumana, di un proletariato sfruttato oltre ogni limite dai ritmi frenetici della fabbrica. Nasce quindi un romanzo non inventato a tavolino, non di evasione sentimentale, ma fortemente radicato nel sociale, che intende rappresentare in modo obiettivo ed impersonale la realtà di quel tempo. Questo indirizzo prese in Italia il nome di Verismo, ed ebbe delle caratteristiche un può diverse : a differenza del naturalismo francese il nostro verismo descriveva una realtà rurale e contadina, prevalentemente meridionale, non ancora industrializzata. In quegli anni successivi all'unificazione italiana emergevano nel nostro paese i grossi problemi legati alla questione meridionale :mancata riforma agraria, brigantaggio, analfabetismo, miseria di intere regioni, assenza di infrastrutture, inesistente industrializzazione ecc.

I nostri veristi erano in maggioranza originari del meridione, anche se spesso trapiantati al nord ed influenzati dalle mode letterarie straniere, soprattutto francesi (es. la Scapigliatura).I principali esponenti furono: L.Capuana, G.Verga, F.De Roberto, M.Serao, G.Deledda, M.Pratesi, R.Fucini, E.De Marchi.

Alla base del verismo, come s'è visto, vi era il canone dell'impersonalità dell'arte, secondo il quale lo scrittore deve guardare alla realtà sociale del tempo come documento con occhio freddo ed impassibile, con animo scientifico, limitandosi a fotografare tale realtà, anche nei suoi aspetti più scabrosi e ripugnanti, senza inserire suoi sentimenti, impressioni o altro elemento soggettivo. Il romanzo è dunque un documento di analisi sociologica, che ricostruisce lo spaccato dell'Italia di quel tempo con i suoi enormi problemi .Anche la lingua usata è quella mediamente usata in quel tempo, vicina a quella parlata dal ceto medio, spesso rivestita di una patina dialettale.

Rispetto ai naturalisti francesi, i veristi italiani dimostrano un minor impegno sociale e politico, specie nella difesa degli emarginati mentre Zola si schierò pubblicamente a favore dei ceti sociali più deboli ed in generale contro i soprusi e le ingiustizie, subendo vari processi (es.processo Drejfius),il nostro Verga assunse sempre posizioni conservatrici e persino reazionarie, come nel caso del suo aperto elogio al gen. Bava Beccaris in occasione dell'eccidio di Milano del 1898. Lo scrittore catanese si limitò ad un generico sentimento di pietà e solidarietà umana verso i derelitti ed emarginati, senza tuttavia prospettare o, tanto meno auspicare, cambiamenti sociali e politici. In definitiva nei nostri veristi non vi è un autentico desiderio di creare una società più giusta e più democratica, poiché essi, tra l'altro, provenivano tutti da ceti sociali benestanti (ricchi proprietari terrieri).

Economia

Nel 1911, negli Stati Uniti, un ingegnere, Frederick Taylor, pubblicò un libro sull'organizzazione scientifica del lavoro destinato ad avere un impatto fondamentale sulla società e l'economia mondiali degli anni seguenti.
La teoria, che prese il nome di "Taylorismo" sosteneva che il lavoro operaio si può organizzare scientificamente, in base a leggi che, appunto come nelle scienze, siano valide sempre ed in ogni contesto. Disponeva inoltre che l'organizzazione del lavoro operaio dovesse essere decisa da specialisti e gli operai dovessero unicamente eseguire il lavoro sulla base delle indicazioni ricevute; che era fondamentale studiare nel lavoro dell'operaio tutti i tempi necessari ed eliminare, quindi, i movimenti falsi, inutili e pigri.
Sulla base di queste premesse, secondo Taylor gli operai specializzati non rivestivano più alcun valore aggiunto, in quanto la scomposizione del lavoro permetteva a qualsiasi operaio comune di essere in grado di svolgere adeguatamente la mansione ripetitiva e monotona; operaio che non aveva più alcun contatto con il prodotto finito, poiché egli lavorava solo su una piccolissima parte di questo prodotto, divenedo la sua attività solo una piccola parte del processo necessario a costruirlo.
Dalle idee di Taylor venne introdotta nel mondo del lavoro la catena di montaggio che portò con sè la parcellizzazione, frantumazione e la rigida divisione del lavoro di fabbrica.
All'inizio del secolo, la distribuzione della ricchezza inizia a interessare un numero sempre maggiore di persone che aspirano, non solo ad elevare il proprio livello sociale, ma anche a possedere beni di consumo e beni durevoli in grado di assicurare maggiori comodità, e, pertanto, le imprese devono adattarsi a questa nuova realtà.
Per rispondere a una domanda sempre più sostenuta, sono necessari due ingredienti: una produzione di massa e prezzi accessibili a un numero sempre maggiore di persone. Hanno, pertanto, successo quelle imprese che per prime adottano i principi delle economie di scala, della parcellizzazione del lavoro, della produzione di serie e della standardizzazione. Nasce il concetto di catena di montaggio
Dal punto di vista industriale, colui che meglio di altri comprese le straordinarie potenzialità del metodo tayloristico, e quindi della cantena di montaggio, fu Henry Ford proprietario dell’omonima industria di automobili. Egli non solo applicò il metodo messo a punto da Taylor ma incentivò i suoi operai con dei salari alti, in modo da consentire alle classi sociali operaie un benessere mai conosciuto. In questo modo anche gli operai, oltre che essere i produttori di un bene, ne divennero anche i consumatori: molti dei modelli della prima auto Ford chiamata "modello T" furono proprio acquistati dagli operai che la costruivano.

In pratica, quindi, mentre il taylorismo è una formula manageriale che riguarda essenzialmente l'organizzazione del lavoro esecutivo, che viene segmentato e standardizzato in modo da aumentare l'intensità uniforme delle prestazioni, il fordismo nasce invece negli anni dieci con l'intuizione di Henry Ford di applicare nelle sue officine di montaggio il principio della catena semovente. In tal modo Ford perfezionava il taylorismo incorporando nella tecnologia meccanica della catena il ritmo di lavoro che Taylor pretendeva di imporre alla manodopera per via gerarchico-burocratica.

Il modello di impresa che nasce all'inizio del secolo viene chiamato "impresa fordista".
L'impresa fordista è chiusa, si presenta quasi come un corpo ostile sul territorio, la sua missione è la produzione di massa, le sue esigenze sono quelle di sfruttare al massimo impianti rigidi, di grandi dimensioni ed enormemente costosi, ogni componente del prodotto finale è realizzato all'interno della fabbrica, non esiste alcuna sensibilità circa i danni che la fabbrica produce sull'ambiente, né sulla sicurezza dei lavoratori, i consumi energetici sono enormi.
Nasce così la grande industria che si rivolge direttamente al consumatore e la sua missione è produrre. Le caratteristiche salienti dell'impresa orientata alla produzione sono:
  1. il rapporto tra produttore e utilizzatore è monodirezionale, dal produttore all'utilizzatore;
  2. il consumatore è "prigioniero" di un sistema transazionale che non controlla;
  3. l'impresa è orientata a vendere ciò che produce;
  4. l'impresa è convinta di esistere perché produce;
  5. l'impresa parte da se stessa, concentra la propria attenzione sulla produzione e/o sul prodotto e si propone di conseguire il massimo profitto massimizzando i volumi di produzione.
Il dibattito sul taylorismo: le relazioni umane e i motivazionalisti

Nel dibattito sul taylorismo si possono distinguere due posizioni fondamentali, una filo-aziendale e una filo-operaia. La prima mira a emendare il taylorismo dai difetti che alimentano la protesta operaia, in forme come scioperi, assenteismo, sabotaggio e diffusa disaffezione dal lavoro. La posizione filo-operaia è volta invece a negare e superare il taylorismo con varie proposte ispirate a criteri di umanizzazione del lavoro.Tra le posizioni filo-aziendali si distinse la scuola delle relazioni umane, nata negli Stati Uniti già negli anni trenta, ad opera di Elton Mayo (v., 1933 e 1945) e dei suoi collaboratori F. Roethlisberger e W. Dickson (v., 1939). Costoro furono invitati dal management della Western Electric di Chicago a esaminare tutti i fattori che favorivano il rendimento lavorativo degli operai. L'impianto iniziale della ricerca era prettamente tayloristico: si sarebbe dovuto controllare se alcuni fattori ergonomici come l'illuminazione o la disposizione dei banchetti di lavoro potevano incidere favorevolmente sulla quota di produzione giornaliera.
Senonché l'esito imprevisto della ricerca fu la scoperta che il fattore più importante per spiegare le variazioni di rendimento non era di natura tecnica ma umana: precisamente il clima più o meno gradevole che si instaurava sul luogo di lavoro, il tipo di rapporti informali tra le persone, il 'morale' che si sviluppava all'interno del gruppo di lavoro. La scuola delle relazioni umane prese questo nome proprio dalla necessità di curare innanzitutto il fattore umano all'interno delle aziende. Ci si rese conto che il razionalismo tecnico predicato dai fautori del taylorismo puro non poteva funzionare da solo, ma richiedeva di essere integrato da altri fattori capaci di soddisfare il lato emozionale e psicologico dei lavoratori. Lo stesso aumento di paga era insufficiente ad assicurare un maggior rendimento, se l'ambiente di lavoro rimaneva freddo e impersonale. Occorreva 'riscaldare' il luogo di lavoro, renderlo gradito con la creazione di gruppi di lavoro armonici, una supervisione cordiale e amichevole da parte dei controllori, l'attenzione al retroterra psicologico dei soggetti, il riconoscimento che l'ambiente della loro vita quotidiana in famiglia ha un'importanza fondamentale nel determinare anche il comportamento lavorativo.

La scuola delle relazioni umane ebbe il merito storico di riscoprire l'importanza degli aspetti informali del lavoro. Al di là delle strutture ufficiali e dei rapporti formali enfatizzati dal taylorismo, esiste in azienda una fitta rete di rapporti informali di fondamentale importanza. Se questi rapporti sono collaborativi danno luogo a un'atmosfera che favorisce l'integrazione sociale e il rendimento produttivo. In caso contrario, anche il più perfetto organigramma resterà sterile e fonte di conflitto. Conseguenza pratica dell'importanza riconosciuta agli aspetti informali è una politica aziendale volta a favorire la creazione di gruppi di lavoro armonici. A differenza di quanto predicato dal taylorismo, la teoria delle relazioni umane raccomanda che il lavoro sia organizzato riunendo i lavoratori in piccoli gruppi: in tal modo il piacere di lavorare insieme può diventare una motivazione per eseguire senza malanimo anche lavori intrinsecamente ingrati. Con questa teoria nacque anche la figura dello psicologo di azienda e presero avvio tutte le attività di formazione volte ad aumentare la sensibilità del management agli aspetti emozionali, anche inconsci, dei propri dipendenti.

Bibliografia
Treccani - Enciclopedia delle Scienze Sociali (1998) voce: Taylorismo