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venerdì 28 febbraio 2014

Ipotesi di una tesina su Papa Francesco e i suoi insegnamenti economici

Per una tesina sugli insegnamenti economici di Papa Francesco consiglio di fare riferimento al blog Appunti di Economia.
L'esortazione apostolica Evangelii Gaudium rappresenta un nuovo importante contributo alla dottrina sociale della Chiesa. Vi troviamo, soprattutto nel capitolo quarto, alcune intuizioni importanti per il cammino futuro come ad esempio i quattro principi fondamentali che dovrebbero guidare l’azione sociale verso il bene comune (Il tempo è superiore allo spazio, l’unità deve prevalere sul conflitto, la realtà è superiore all’idea, il tutto è superiore alla parte).

Tesina sulle varie tipologie di fondi presenti nel passivo patrimoniale

Esaminiamo i fondi passivi che possono essere presenti nel piano dei conti di un’impresa.
I cosiddetti fondi passivi si possono raggruppare in distinte categorie, in base alla loro differente natura:
  • fondi di rettifica dell’attivo;
  • fondi aventi natura di debiti;
  • fondi per costi e perdite presunte future;
Nella tesina si devono analizzare distintamente le varie categorie sottolineandone le caratteristiche ed elencando i principali fondi presenti in ognuna.
In particolare si dovranno trattare i fondi di ammortamento, i fondi per rischi e oneri, i fondi svalutazione crediti e rischi su crediti. (per queste tipologie si può utilizzare anche il libro di testo)
Materiali da consultare:
1) I fondi del passivo patrimoniale
2) I fondi

Tesina sul concetto di imprenditore

Per la tesina si possono utilizzare i seguenti materiali:
1) Wikipedia
2) Il concetto di imprenditore
3) L'imprenditore
4) Art. 2082 del Codice Civile

Tesina sul bilancio d'esercizio: indicazioni

Per una tesina sul bilancio d'esercizio consiglio la consultazione dei seguenti materiali:
1) Wikipedia
2) Manuale per la redazione del bilancio
3) Schemi in .ppt
4) Principi di redazione
5) Altri schemi in .ppt


Materiale per una tesina sugli assestamenti

Per una tesina sulle scritture di assestamento si possono consultare i seguenti materiali:
Scritture di assestamento: alcune diapositive
Diapositive in ppt

mercoledì 26 febbraio 2014

Esercitazione classe quinta


Nella realtà economica in cui operano le imprese, all'interno di un sempre più diffuso ampliamento dei mercati dovuto alla globalizzazione, la gestione strategica assume una fondamentale importanza.
Dopo aver individuato le strategie necessarie al rilancio della competitività di una impresa che sta perdendo quote di mercato, presentare lo Stato Patrimoniale sintetico riclassificato di una società per azioni conoscendo i seguenti dati:
- patrimonio netto € 5.200.000;
- ROE 4%;
- indice di rigidità degli impieghi 55%;
- leverage 1,8
- debiti a breve termine 22% delle fonti
 Eventuali altri dati utili per completare lo schema possono essere inseriti a scelta del candidato dopo un'opportuna spiegazione.
Per informazioni riferirsi al file .ppt presente a questo link.
 

STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO



Li


Pb


Ld


Pc


Dm

Ct


Ab



C.S.





Ris.





Rn

I


Cp


Ci


Ft



Secondo esercizio

Le imprese operano su mercati che si caratterizzano per dinamicità e globalizzazione.
Esaminare le opportunità offerte dai mercati alle imprese industriali sottolineando in quale modo esse determinano cambiamenti strutturali, organizzativi e di approccio al mercato nelle imprese stesse.
Successivamente redigere lo Stato patrimoniale e il Conto economico sintetici, al 31/12/n, della Alfa spa, impresa che svolge attività industriale, considerando i seguenti vincoli:

– capitale sociale formato da 100.000 azioni di valore nominale unitario 10 euro; 
– ROE 10%; 
– ROI 11,50%; 
– leverage 2.

Analisi del bilancio di alcune società

Ho raccolto alcuni articoli finanziari relativi ai dati di bilancio di società italiane. Possono servire per la presentazione di casi aziendali nell'ambito di tesine sull'analisi per indici per la classe quinta o sul bilancio d'esercizio per la quarta.
Esempi:
La Doria
L'Espresso

martedì 25 febbraio 2014

Sicurezza ed educazione ferroviaria: ricerca dei materiali

I materiali sotto elencati possono essre consultati per trarre spunti ed idee per lo svolgimento delle attività relative al concorso sulla sicurezza e l'educazione ferroviaria.
I temi oggetto del bando rientrino nelle seguenti categorie:
  • espressioni artistico-creative (Video, spot, filmati promozionali, sceneggiature, opere artistiche, pagine WEB, ecc...)
  • Materiali informativi e formativi (CD/DVD Rom, manifesti, opuscoli, story board, gadgets, ecc.
  • Progetti tecnici, su supporti cartacei e/o informatici.


Da un articolo dell' Eco di Bergamo

I numeri degli atti vandalici in treno: il costo per la collettività
  • 2 atti vandalici significativi, in media, al giorno; picchi di 5/6 atti vandalici nei weekend, che fermano almeno un treno al giorno;
  • oltre 8.000 ore di fermo treno per poter togliere graffiti, cambiare sedili, sostituire tende e altri interventi; 
  • oltre 12.000 martelletti frangi vetri rubati (24.000 euro); 36.000 sedili tagliati, macchiati, resi inagibili (per rivestire i quali occorrono 54.000 metri quadrati di nuova stoffa); 
  • 5.000 ore di lavoro per sostituire i sedili danneggiati; 
  • 3.500 sedili distrutti (costo di recupero pari a 700.000 euro); 
  • circa 60.000 tendine rotte e aggiustate; 
  • 250 estintori rubati o scaricati (20.000 euro); 
  • circa 1.700 vetri rotti (costi per la sostituzione 1.300.000 euro); 
  • oltre 4.600.000 euro per la gestione del fermo treno finalizzato alla sostituzione di circa 1/3 dei finestrini di 600 convogli (costo recupero treno + costo fermo convoglio); 
  • 100.000 metri quadrati di graffiti rimossi sia internamente che esternamente ai convogli, per un costo pari a 1.000.000 di euro.



Dal sito  http://www.questotrentino.it/articolo/7960/il_vandalismo_ferroviario.htm
"Gli atti di vandalismo, oltre ad avere inevitabili costi economici (che gravano sulle società ferroviarie), possono quindi portare con sé costi psicologici poiché, essendo rivolti verso strutture di pubblico transito, compromettono e/o riducono la sicurezza di viaggiatori e personale viaggiante, e finanche umani. La diffusione e i costi del vandalismo ferroviario suggeriscono la necessità di valutare in modo attento efficaci politiche volte a prevenire e contrastare ciascuna delle differenti tipologie di manifestazione che lo caratterizzano. Soffermarsi infatti solo sulle condotte più vistose, come i graffiti o il vandalismo delle tifoserie calcistiche in trasferta, distoglie l’attenzione da altre azioni, più sporadiche ma particolarmente gravi per le possibili implicazioni".
 Regole e consigli per la sicurezza del viaggiatore (Ferrovie Italiane)

Una proposta in Svizzera


Una ricerca delle Ferrovie dello Stato del 2005




lunedì 24 febbraio 2014

Spunto per una tesina d'esame: la crisi del '29 e il confronto con quella che stiamo vivendo oggi

Uno degli argomenti più interessanti da trattare in una tesina d'esame è quello che riguarda la recessione che colpì gli Stati Uniti e l'Europa negli anni Trenta del Novecento e che ebbe il suo inizio con i crolli della Borsa di New York nell'ottobre del 1929. 

Questa crisi, detta anche Grande Depressione, ebbe effetti devastanti per le economie dei paesi industrializzati con un calo generalizzato della domanda e della produzione. Nella tesina, dopo aver inquadrato dal punto di vista storico gli eventi che hanno caratterizzato la Grande Depressione, si può passare ad un confronto con la crisi economica che stiamo vivendo oggi in Italia. Per quanto riguarda un discorso più attinente all'economia aziendale, è possibile fare riferimento al bilancio di una ipotetica azienda colpita dalla crisi, indicando le voci che più caratterizzano la presenza di una situazione di difficoltà dal punto di vista economico.

Materiali:

sabato 22 febbraio 2014

Ipotesi di tesina sugli aspetti economici dei Social Network

Uno studio sul mondo del social networking e, in particolare, su Facebook e Twitter può diventare un ottimo spunto per una tesina di economia aziendale.
Nel lavoro di ricerca è possibile analizzare i rapporti tra informatica ed economia (analisi dei risultati economici delle due società, la quotazione in borsa...) e il problema sociale dell'alienazione dell'individuo indotta da un utilizzo distorto dei mezzi informatici che hanno modificato il sistema delle relazioni sociali nel mondo globalizzato. 
Materiali:

Ipotesi di tesina sul Bilancio Sociale

Per chi volesse affrontare il tema del bilancio sociale nella tesina consiglio di consultare il sito bilanciosociale, che presenta una serie di documenti molto interessanti sull'argomento.

domenica 16 febbraio 2014

Ipotesi di tesina: le strategie

Dal punto di vista economico, la strategia è da intendersi come un piano di azioni concepite e disegnate per raggiungere un particolare obiettivo.

Nel suo significato originale, strategia è un termine militare usato per descrivere l’arte del generale nel posizionare e manovrare le proprie forze militari al fine di abbattere il nemico. Carl von Clausewitz, militare prussiano, teorico di arte di guerra dell’Ottocento, descrive la strategia militare come il mestiere del saper combattere attraverso lo sviluppo di una politica capace di raggiungere gli obiettivi prefissati.

Di simile approccio è Edward Mead Earle, specialista in strategia militare e relazioni internazionali, che nella prima parte del Novecento, nel libro Makers of Modern Strategy: Military Thought from Machiavelli to Hitler (1943), accomuna nel processo strategico la parte militare con quella politica come l’arte di controllare e utilizzare risorse al fine di assicurare e perseguire gli interessi di un paese. Da sempre nel mondo del business si fa riferimento al concetto militare quando si parla di una strategia. Si pensa a un piano per controllare e utilizzare persone, mezzi e risorse finanziare, con l’obiettivo di assicurare i vitali interessi di business.

Il primo ad articolare il concetto di “corporate strategy” è stato Kenneth Andrews; nel suo classico The concept of Corporate strategy del 1971 definisce la strategia in una cornice nella quale occorre specificare la parte forte e la parte debole interna a una organizzazione integrandole con le opportunità e le minacce dell’ambiente esterno.

Più tardi, Bruce Henderson, fondatore della società di management Boston Consulting, unì il concetto di strategia con quello di vantaggio competitivo attraverso il quale un’organizzazione deve creare una posizione di vantaggio nei confronti del suo rivale al fine di creare un valore aggiunto per il cliente. Due business non possono vendere la stessa cosa l’uno di fronte all’altro. Uno dei due sparisce se non crea una differenziazione.

Della stessa idea è Michael Porter, guru del management moderno, che sostiene, già negli anni Ottanta, che una strategia competitiva significa “essere differenti”. Le differenze tra te e il tuo concorrente sono le basi del tuo vantaggio competitivo. Un supermercato non diventa di successo facendo le stesse cose del suo rivale, bensì differenziandosi attraverso la semplice pulizia dei locali, la freschezza dei prodotti, il prezzo e il livello del servizio offerto. Una linea aerea si differenzia dal suo rivale dal costo, dal servizio a terra e in aereo, dalla puntualità, dalla facilita dell’acquisto del biglietto, dai servizi aeroportuali, dalla cortesia del personale e dalla qualità degli aeromobili.Un concessionario che vende le stesse auto del suo rivale nella stessa città o territorio, si differenzia dal servizio che offre al cliente, dalla prontezza di risposta, dalla professionalità dei venditori e nel rendere facile e conveniente l’acquisto.

Una Strategia, mette quindi insieme pensiero, piano e azioni, o meglio, tattica. La strategia aiuta a capire che cosa fai, che cosa vuoi essere e, la cosa più importante, come pianificare per arrivare a raggiungere lo scopo prefissato. La strategia identifica gli obiettivi e la direzione che i singoli manager e in genere tutti gli impiegati devono avere per poter definire il loro lavoro e avere successo personale e a livello di organizzazione.
Un’organizzazione che non ha una strategia va da una direzione a un’altra seguendo le differenti opportunità del “day by day”, ma senza mai raggiungere grandi risultati.

Campi d'applicazione del concetto di strategia

Nella teoria dei giochi un "giocatore", inteso come generico agente in una competizione tesa al raggiungimento di uno scopo, può trovare una strategia ottima (cioè che conduce alla vittoria o comunque al miglior risultato possibile) solamente se conosce tutte le regole del gioco e tutto lo stato del gioco, come negli scacchi (o nello scopone scientifico, se bara e vede le carte degli altri).

Nel campo militare, del marketing, economico (direzione di aziende, OPA e scalate di borsa) e nella diplomazia questo non si verifica quasi mai: non solo, ma a volte le stesse regole del gioco possono non essere interamente note o addirittura cambiare durante la competizione. Per questo in situazioni simili si preferisce scartare strategie promettenti ma rischiose e scegliere invece strategie anche non ottime ma "robuste", cioè che puntino sì alla vittoria ma che permettano anche di limitare i danni nel caso peggiore, ovvero che permettano di cavarsela "non troppo male" nella maggior parte dei casi.
  1. strategia militare
  2. strategia della tensione
  3. strategia d'impresa
  4. strategia di marketing
  5. strategia di design
  6. gestione strategica
  7. strategia nella teoria dei giochi
  8. strategia economica
  9. strategia terapeutica nella terapia strategica (psicologia, psichiatria)
Fonte: Wikipedia

Ipotesi di tesina: Taylorismo e motivazione del personale

Nell'ultima parte dell'ottocento si sviluppò in Europa un movimento culturale e filosofico: il Positivismo, che teorizzava il progresso scientifico e tecnologico e la scienza come unico autentico strumento di conoscenza e l'abolizione di ogni ipotesi metafisica, secondo quanto teorizzato dal filosofo francese Auguste Comte, che può essere considerato, con la sua opera fondamentale "Il corso di filosofia positiva " tra i massimi esponenti di tale corrente di pensiero.
In questo periodo si ebbero importanti scoperte scientifiche che, applicate nei vari campi tecnologici, trasformarono radicalmente il modo di vivere della gente, segnando il definitivo tramonto della società ottocentesca e la nascita della moderna società di massa.

Il parallelo sviluppo della seconda rivoluzione industriale dette un potente impulso all'industria siderurgica, chimica, determinando la nascita e lo sviluppo di importanti settori: meccanico, automobilistico, chimico, farmaceutico ecc.

Tra le scoperte più significative: il telegrafo, il motore a scoppio, l'illuminazione elettrica e nel campo farmacologico l'aspirina e la penicillina; le scienze operarono un grosso salto di qualità, come la medicina che attraverso nuove scoperte ed applicazioni divenne una vera scienza e riuscì a sconfiggere la malattia ritenute fino ad allora inguaribile, cioè la tubercolosi.

Importanti studi furono condotti dall'antropologo inglese C. Darwin, che sostenne la tesi dell'evoluzionismo e la teoria della selezione naturale della razza secondo tali teorie l'uomo sarebbe il prodotto finale di una lunga e complessa evoluzione (l'uomo deriverebbe dalle scimmie); inoltre secondo Darwin in natura ogni specie tende a migliorarsi, per cui i più sani e forti sopravvivono, mentre i più deboli e malati soccombono e tutto ciò con indubbi benefici per la stirpe stessa.

Altre scienze, che in questo periodo si svilupparono furono la psicologia e la sociologia; quest’ultima è quella scienza che studia in modo scientifico e statistico i vari comportamenti umani nell'ambito della società e che trovò proprio in Comte il suo iniziatore ed il suo effettivo teorico in Weber; la fiducia nella scienza e nel progresso tecnologico è la caratteristica principale del Positivismo; si riteneva di poter spiegare tutto con l'aiuto della scienza, eliminando tutto ciò che riguardasse la religione e che, comunque, non fosse dimostrabile con criteri scientifici.

In Francia tale movimento ebbe i suoi più illustri esponenti in E.Zola, G.Flaubert, G.De Maupassant: questi scrittori si proponevano di analizzare in modo scientificamente rigoroso ed impersonale la società del loro tempo, con tutti i grossi problemi umani e sociali, causati dalla seconda rivoluzione industriale (sfruttamento del proletariato, miseria della periferia parigina, alcolismo, prostituzione ecc,). In particolare Zola creò il romanzo sperimentale, che si proponeva di fotografare in modo distaccato ed impassibile, con l'occhio del freddo chirurgo il degrado sociale ed umano di Parigi, i problemi di una metropoli per tanti aspetti invivibile e disumana, di un proletariato sfruttato oltre ogni limite dai ritmi frenetici della fabbrica. Nasce quindi un romanzo non inventato a tavolino, non di evasione sentimentale, ma fortemente radicato nel sociale, che intende rappresentare in modo obiettivo ed impersonale la realtà di quel tempo. Questo indirizzo prese in Italia il nome di Verismo, ed ebbe delle caratteristiche un può diverse : a differenza del naturalismo francese il nostro verismo descriveva una realtà rurale e contadina, prevalentemente meridionale, non ancora industrializzata. In quegli anni successivi all'unificazione italiana emergevano nel nostro paese i grossi problemi legati alla questione meridionale :mancata riforma agraria, brigantaggio, analfabetismo, miseria di intere regioni, assenza di infrastrutture, inesistente industrializzazione ecc.

I nostri veristi erano in maggioranza originari del meridione, anche se spesso trapiantati al nord ed influenzati dalle mode letterarie straniere, soprattutto francesi (es. la Scapigliatura).I principali esponenti furono: L.Capuana, G.Verga, F.De Roberto, M.Serao, G.Deledda, M.Pratesi, R.Fucini, E.De Marchi.

Alla base del verismo, come s'è visto, vi era il canone dell'impersonalità dell'arte, secondo il quale lo scrittore deve guardare alla realtà sociale del tempo come documento con occhio freddo ed impassibile, con animo scientifico, limitandosi a fotografare tale realtà, anche nei suoi aspetti più scabrosi e ripugnanti, senza inserire suoi sentimenti, impressioni o altro elemento soggettivo. Il romanzo è dunque un documento di analisi sociologica, che ricostruisce lo spaccato dell'Italia di quel tempo con i suoi enormi problemi .Anche la lingua usata è quella mediamente usata in quel tempo, vicina a quella parlata dal ceto medio, spesso rivestita di una patina dialettale.

Rispetto ai naturalisti francesi, i veristi italiani dimostrano un minor impegno sociale e politico, specie nella difesa degli emarginati mentre Zola si schierò pubblicamente a favore dei ceti sociali più deboli ed in generale contro i soprusi e le ingiustizie, subendo vari processi (es.processo Drejfius),il nostro Verga assunse sempre posizioni conservatrici e persino reazionarie, come nel caso del suo aperto elogio al gen. Bava Beccaris in occasione dell'eccidio di Milano del 1898. Lo scrittore catanese si limitò ad un generico sentimento di pietà e solidarietà umana verso i derelitti ed emarginati, senza tuttavia prospettare o, tanto meno auspicare, cambiamenti sociali e politici. In definitiva nei nostri veristi non vi è un autentico desiderio di creare una società più giusta e più democratica, poiché essi, tra l'altro, provenivano tutti da ceti sociali benestanti (ricchi proprietari terrieri).

Economia

Nel 1911, negli Stati Uniti, un ingegnere, Frederick Taylor, pubblicò un libro sull'organizzazione scientifica del lavoro destinato ad avere un impatto fondamentale sulla società e l'economia mondiali degli anni seguenti.
La teoria, che prese il nome di "Taylorismo" sosteneva che il lavoro operaio si può organizzare scientificamente, in base a leggi che, appunto come nelle scienze, siano valide sempre ed in ogni contesto. Disponeva inoltre che l'organizzazione del lavoro operaio dovesse essere decisa da specialisti e gli operai dovessero unicamente eseguire il lavoro sulla base delle indicazioni ricevute; che era fondamentale studiare nel lavoro dell'operaio tutti i tempi necessari ed eliminare, quindi, i movimenti falsi, inutili e pigri.
Sulla base di queste premesse, secondo Taylor gli operai specializzati non rivestivano più alcun valore aggiunto, in quanto la scomposizione del lavoro permetteva a qualsiasi operaio comune di essere in grado di svolgere adeguatamente la mansione ripetitiva e monotona; operaio che non aveva più alcun contatto con il prodotto finito, poiché egli lavorava solo su una piccolissima parte di questo prodotto, divenedo la sua attività solo una piccola parte del processo necessario a costruirlo.
Dalle idee di Taylor venne introdotta nel mondo del lavoro la catena di montaggio che portò con sè la parcellizzazione, frantumazione e la rigida divisione del lavoro di fabbrica.
All'inizio del secolo, la distribuzione della ricchezza inizia a interessare un numero sempre maggiore di persone che aspirano, non solo ad elevare il proprio livello sociale, ma anche a possedere beni di consumo e beni durevoli in grado di assicurare maggiori comodità, e, pertanto, le imprese devono adattarsi a questa nuova realtà.
Per rispondere a una domanda sempre più sostenuta, sono necessari due ingredienti: una produzione di massa e prezzi accessibili a un numero sempre maggiore di persone. Hanno, pertanto, successo quelle imprese che per prime adottano i principi delle economie di scala, della parcellizzazione del lavoro, della produzione di serie e della standardizzazione. Nasce il concetto di catena di montaggio
Dal punto di vista industriale, colui che meglio di altri comprese le straordinarie potenzialità del metodo tayloristico, e quindi della cantena di montaggio, fu Henry Ford proprietario dell’omonima industria di automobili. Egli non solo applicò il metodo messo a punto da Taylor ma incentivò i suoi operai con dei salari alti, in modo da consentire alle classi sociali operaie un benessere mai conosciuto. In questo modo anche gli operai, oltre che essere i produttori di un bene, ne divennero anche i consumatori: molti dei modelli della prima auto Ford chiamata "modello T" furono proprio acquistati dagli operai che la costruivano.

In pratica, quindi, mentre il taylorismo è una formula manageriale che riguarda essenzialmente l'organizzazione del lavoro esecutivo, che viene segmentato e standardizzato in modo da aumentare l'intensità uniforme delle prestazioni, il fordismo nasce invece negli anni dieci con l'intuizione di Henry Ford di applicare nelle sue officine di montaggio il principio della catena semovente. In tal modo Ford perfezionava il taylorismo incorporando nella tecnologia meccanica della catena il ritmo di lavoro che Taylor pretendeva di imporre alla manodopera per via gerarchico-burocratica.

Il modello di impresa che nasce all'inizio del secolo viene chiamato "impresa fordista".
L'impresa fordista è chiusa, si presenta quasi come un corpo ostile sul territorio, la sua missione è la produzione di massa, le sue esigenze sono quelle di sfruttare al massimo impianti rigidi, di grandi dimensioni ed enormemente costosi, ogni componente del prodotto finale è realizzato all'interno della fabbrica, non esiste alcuna sensibilità circa i danni che la fabbrica produce sull'ambiente, né sulla sicurezza dei lavoratori, i consumi energetici sono enormi.
Nasce così la grande industria che si rivolge direttamente al consumatore e la sua missione è produrre. Le caratteristiche salienti dell'impresa orientata alla produzione sono:
  1. il rapporto tra produttore e utilizzatore è monodirezionale, dal produttore all'utilizzatore;
  2. il consumatore è "prigioniero" di un sistema transazionale che non controlla;
  3. l'impresa è orientata a vendere ciò che produce;
  4. l'impresa è convinta di esistere perché produce;
  5. l'impresa parte da se stessa, concentra la propria attenzione sulla produzione e/o sul prodotto e si propone di conseguire il massimo profitto massimizzando i volumi di produzione.
Il dibattito sul taylorismo: le relazioni umane e i motivazionalisti

Nel dibattito sul taylorismo si possono distinguere due posizioni fondamentali, una filo-aziendale e una filo-operaia. La prima mira a emendare il taylorismo dai difetti che alimentano la protesta operaia, in forme come scioperi, assenteismo, sabotaggio e diffusa disaffezione dal lavoro. La posizione filo-operaia è volta invece a negare e superare il taylorismo con varie proposte ispirate a criteri di umanizzazione del lavoro.Tra le posizioni filo-aziendali si distinse la scuola delle relazioni umane, nata negli Stati Uniti già negli anni trenta, ad opera di Elton Mayo (v., 1933 e 1945) e dei suoi collaboratori F. Roethlisberger e W. Dickson (v., 1939). Costoro furono invitati dal management della Western Electric di Chicago a esaminare tutti i fattori che favorivano il rendimento lavorativo degli operai. L'impianto iniziale della ricerca era prettamente tayloristico: si sarebbe dovuto controllare se alcuni fattori ergonomici come l'illuminazione o la disposizione dei banchetti di lavoro potevano incidere favorevolmente sulla quota di produzione giornaliera.
Senonché l'esito imprevisto della ricerca fu la scoperta che il fattore più importante per spiegare le variazioni di rendimento non era di natura tecnica ma umana: precisamente il clima più o meno gradevole che si instaurava sul luogo di lavoro, il tipo di rapporti informali tra le persone, il 'morale' che si sviluppava all'interno del gruppo di lavoro. La scuola delle relazioni umane prese questo nome proprio dalla necessità di curare innanzitutto il fattore umano all'interno delle aziende. Ci si rese conto che il razionalismo tecnico predicato dai fautori del taylorismo puro non poteva funzionare da solo, ma richiedeva di essere integrato da altri fattori capaci di soddisfare il lato emozionale e psicologico dei lavoratori. Lo stesso aumento di paga era insufficiente ad assicurare un maggior rendimento, se l'ambiente di lavoro rimaneva freddo e impersonale. Occorreva 'riscaldare' il luogo di lavoro, renderlo gradito con la creazione di gruppi di lavoro armonici, una supervisione cordiale e amichevole da parte dei controllori, l'attenzione al retroterra psicologico dei soggetti, il riconoscimento che l'ambiente della loro vita quotidiana in famiglia ha un'importanza fondamentale nel determinare anche il comportamento lavorativo.

La scuola delle relazioni umane ebbe il merito storico di riscoprire l'importanza degli aspetti informali del lavoro. Al di là delle strutture ufficiali e dei rapporti formali enfatizzati dal taylorismo, esiste in azienda una fitta rete di rapporti informali di fondamentale importanza. Se questi rapporti sono collaborativi danno luogo a un'atmosfera che favorisce l'integrazione sociale e il rendimento produttivo. In caso contrario, anche il più perfetto organigramma resterà sterile e fonte di conflitto. Conseguenza pratica dell'importanza riconosciuta agli aspetti informali è una politica aziendale volta a favorire la creazione di gruppi di lavoro armonici. A differenza di quanto predicato dal taylorismo, la teoria delle relazioni umane raccomanda che il lavoro sia organizzato riunendo i lavoratori in piccoli gruppi: in tal modo il piacere di lavorare insieme può diventare una motivazione per eseguire senza malanimo anche lavori intrinsecamente ingrati. Con questa teoria nacque anche la figura dello psicologo di azienda e presero avvio tutte le attività di formazione volte ad aumentare la sensibilità del management agli aspetti emozionali, anche inconsci, dei propri dipendenti.

Bibliografia
Treccani - Enciclopedia delle Scienze Sociali (1998) voce: Taylorismo

domenica 9 febbraio 2014

Tesina d'esame sul neoluddismo

Chi vuole approfondire l'argomento può leggere questo articolo oppure cercare la voce "Luddismo" su Wikipedia.

sabato 8 febbraio 2014

Esercizio sulla Partita Doppia

Registrare le seguenti operazioni svolte nel mese di febbraio 2014 :

Fonte: Wikipedia

2/2
 La nostra ditta anticipa in contanti 120 euro (iva compresa) al vettore Express per una consegna di merci al cliente Bianchi.

3/2 
 Emessa fattura n°127 al cliente Bianchi per la vendita di 122 confezioni di merce XYZ a euro 140 + Iva 10% l’una. Nella fattura viene richiesto il rimborso delle spese di trasporto documentate di euro 120 euro prima anticipate per conto del cliente.

5/2 
 Ricevuta fattura n° 100 dalla ditta Rossi per l’acquisto di 85 confezioni di merce XYZ a euro 180 + Iva 10% l’una. La fattura comprende spese per trasporti a forfait per euro 110,00.

6/2 
Pagata ½ fattura n°100 a Rossi con un bonifico bancario.

10/2
Ricevuta fattura n°101 dal fornitore Rossi per l'acquisto di merci ABC per euro 3500+ IVA 22%. Il fornitore effettua uno sconto incondizionato del 5%.

10/2 
 Pagato acconto sul totale fattura n° 101 a Rossi per 900 euro in contanti.

11/2 
Ricevuto da Bianchi un assegno di euro 1100 come acconto sul totale della fattura n°127.

15/2 
Versato in c/c l’assegno di Bianchi sul conto corrente bancario18/2 Emessa fattura n° 128 alla ditta Bianchi per la vendita di merci ABC per euro 3500 + Iva 22% e di merci XYZ a euro 1500 + Iva 10%. La fattura comprende spese di imballaggio non documentate per euro 100.

sabato 1 febbraio 2014

Unità formativa sulle retribuzioni: esercizio n°5

Esercizio n°1
Calcolare la retribuzione lorda del sig. Giovanni Pascoli sapendo che è composta da:
  • minimo tabellare di euro 1220,63
  • un’indennità di contingenza di euro 820,65
  • superminimo di euro 150,00
Esercizio n°2
Sapendo che la retrubuzione lorda del sig. Giosuè Carducci è di 1995,97, calcolare l’importo relativo a 10 ore di straordinario diurno. (Tenere conto che il divisore orario è 173 e che la maggiorazione è del 15%).

Esercizio n°3
Calcolare la ritenuta previdenziale per uno stipendio lordo di 2114,38 sapendo che l’aliquota è del 9,49%.

Esercizio n°4
Calcolare l’IRPEF lorda sapendo che l’imponibile fiscale è di euro 2414,52

Esercizio n°5
A partire dai dati dell’esercizio precedente, calcolare la detrazione per coniuge a carico sapendo che il reddito annuo del lavoratore è di euro 30198,00

Esercizio n°6
A partire dai dati dell’esercizio n°4, calcolare la detrazione per due figli a carico, uno minore di 3 anni e l’altro maggiore sapendo che il reddito annuo del lavoratore è di euro 30198,00

Esercizio n°7
A partire dai dati dell’esercizio n°4, calcolare la detrazione per lavoro dipendente sapendo che il reddito annuo del lavoratore è di euro 30198,00 e che il mese di riferimento è febbraio 2014.

Esercizio n°8
Calcolare gli assegni familiari sapendo che il reddito annuo è di 30198,00 e che la famiglia è composta da quattro persone.

Ecco le materie d'esame 2014

 Ecco il prospetto del Ministero relativo alla classe quinta Tecnico della Gestione Aziendale